martedì 10 febbraio 2009

la terza via

Ci sono ricascato. Lo sapevo che i miei progetti di fare vita monastica a Londra sarebbero falliti. Ieri mi sentivo bene, ero inebriato da un senso di onnipotenza e euforia dopo aver conquistato due uomini in una sera ed essere andato a letto con il coinquilino Irlandese della mia amica Greca (che ha confessato di essersi innamorata di me...). Sono quei momenti in cui ti sembra di avere tutto sotto controllo, in cui non pensi alle conseguenze delle tue azioni perchè sei convinto di poter dominare qualsiasi sentimento.

Oggi sono ritornato alla realtà, quel senso di onnipotenza era solo l'alcol che mi andava alla testa e mi stordiva. Sabato notte mi dicevo:" massì scopatelo, che te ne frega se domani non ti cagherà più, divertiti!!". Oggi l'ho cercato, non so neanche perchè, ma ovviamente non l'ho trovato. Triste destino di noi gay, e non solo...

Oggi sono uscito con un altro ragazzo (anche lui conosciuto sabato sera). Ci ho cenato, siamo andati a una festa. Potrebbe essere l'uomo con cui avere una storia seria. Eppure il suo continuo lusingarmi, il suo volermi baciare a tutti i costi, la sua presunta serietà mi hanno veramente infastidito. Era tutto troppo facile. Continuavo a pensare all'Irlandese che dopo la notte di sesso non mi ha più cercato. Sono andato in bagno ho provato a chiamarlo, niente... Nessuna risposta... Ho finto di essere stanco, non ho voluto neanche accompagnare il tizio alla sua fermata del bus. Mi sentivo soffocare. Pensavo:"anche questo potrebbe fare lo stronzo come l'irlandese" ma allo stesso tempo mi dicevo:" ma io mica voglio una relazione, voglio essere libero! Voglio divertirmi come sabato notte!".

Il fatto è che non so nemmeno io cosa voglio. Se lo sapessi forse eviterei di cacciarmi in certe situazioni.

E adesso sono per l'ennesima volta di fronte a un bivio. E' forte la tentazione di richiudermi nella mia rassicurante vita da studente asessuato, nella cara fortezza che mi divide da ogni delusione e da ogni "shock emotivo". Oppure dovrei cercare di affrontare tutto questo e fare i conti con la mia immaturità. In fondo si tratta di convivere quotidianamente con le proprie emozioni e accettare il fatto che le delusioni ti fanno crescere e ti migliorano. Non è tutto bianco o tutto nero, vita asessuata o vita in completa balia delle emozioni e del sesso. Fra questi due estremi c'è una terza via, e forse dovrei iniziare a cercarla...

1 commento:

Rafi ha detto...

tra l'altro ottime le nazionalità in maiuscolo ehehe