sabato 22 novembre 2008

Farsi del male

Normalmente, quando sono triste e ho voglia di crogiolarmi un pò nella mia tristezza, vado da McDonalds. E' un posto in cui sono sicura di non incontrare nessuno che conosco, dove posso essere me stessa, anzi posso tirare fuori per un pò il peggio di me stessa: ogni pensiero è lecito da McDonalds. La gente che mi circonda rientra sempre in vari, rassicuranti stereotipi: la famiglia che porta i bambini a mangiare l'happy meal, la coppietta di zarri che sorseggia un Vanilla Shake, i ragazzini tamarri che si tirano le patatine, ecc. Nessuno ti giudica mentre addenti animalescamente il tuo cibo-spazzatura, è gente apparentemente semplice che non si fa seghe mentali. Gente che non ha paura di essere squallida.

Ultimamente, però, ho a disposizione anche altri e ben più svariati modi di farmi del male. Ogni tanto per esempio vado da Marks and Spencer. Ci vado perchè cerco di fare la lavatrice il meno possibile e voglio avere una gamma infinita di biancheria intima, e lì trovo cioè che più si avvicina al 100%cotone. Cmq il fatto è che, per raggiungere il piano della "lingerie", devo attraversare due piani di abbigliamento femminile 100% Marks and Spencer. Non starò a raccontare come si veste la gente in Inghilterra, perchè ve lo immaginate e probabilmente l'avete visto. Tuttavia, Marks and Spencer punta proprio alla tipica donna inglese di mezza età, che - al contrario degli avventori di McDonalds - fa di tutto per sembrare l'opposto di quello che è, anzi, si crede pure raffinata. Ecco allora quelle belle gonne di velluto a mezzo polpaccio, le camicette di raso sintetiche, i pantaloni "eleganti" (cito) dal taglio improponibile (quelli dell'Oviesse al confronto sono alta moda, veramente) e, soprattutto, i vestiti da sera. La gente in questo paese è ossessionata dai vestiti da sera. Del resto, sono indispensabili per tutti quegli eventi sociali e cocktail parties di cui sopra. E allora alè, via con velette e pizzi, finto shantung e fantasie fiorate della-nonna, scialli in veletta simil-bomboniera, borsettine da mano squallidissime, rifinite male, che perdono i fili, che penzolano dai manichini stancamente, tristemente.

Ma non sono solo le donne di mezza età. Ieri sera a cena ero seduta vicino ad un'ingegneressa che interpretava il dress code black tie come una gonnaccia da zingara lunga fino ai piedi, accompagnata da ballerine estive quando ci sono 2 gradi. Non contenta, durante la cena ha ripulito i piatti passandoli e ripassandoli tante volte col cucchiaio che a un certo punto temevo si chinasse a leccarli. Eppure si è tanto scandalizzata quando ha scoperto che non conoscevo il Yorkshire Pudding, e ogni volta che non capivo ciò che biascicava, ripeteva urlando e con aria sufficiente, come se fossi una mosca che non la lasciava in pace. Infatti dopo un pò l'ho lasciata in pace e ho smesso di rivolgerle la parola.

L'Inghilterra è un ottimo posto per farsi del male.

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